L’Abruzzo, Terra dei Parchi, è chiamata anche Regione Verde d’Europa. In questa Regione infatti troviamo tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e 38 tra Oasi e Riserve Regionali e Statali. In totale le aree protette rappresentano il 30% dell’intero territorio regionale.
PARCHI NAZIONALI
Parco Nazionale d’Abruzzo
La Nascita del Parco Nazionale d’Abruzzo risale al 1923 quando la Riserva di Caccia Reale, sulla base del Regio Decreto, divenne il primo nucleo di questa grande Area Protetta che attualmente ha un estensione di circa 44.000 ettari a cui bisogna aggiungere i circa 60.000 ettari della fascia di protezione esterna.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo è situato nel cuore dell’Appennino Centrale a cavallo tra le Regioni di Abruzzo, Lazio e Molise. Il territorio del Parco è caratterizzato da numerose valli e catene montuose che superano anche i 2.000 metri come il Monte Petroso, il Monte Marsicano ed il Monte Greco. L’intera area protetta è attraversata dal corso del Fiume Sangro. All’interno del Parco troviamo anche interessanti Laghi Naturali come il Lago Vivo, il Lago Pataniello ed il Lago di Scanno, nonchè i Bacini Artificiali di Barrea e della Montagna Spaccata.
Il Territorio del Parco è costituito da 21 Comuni in cui è nata una rete di Centri di Visita e di Musei Naturalistici. Dai Comuni del Parco partono Itinerari Naturalistici verso Rifugi o semplicemente Aree Protette quali la Camosciara, la Val Fondillo, la Cisterna e il Monte Marsicano.
Per quanto rigurda la Flora, l’Area del Parco d’Abruzzo è senza dubbio la più concentrata sintesi delle caratteristiche naturali dell’Appennino. Invece per quanto concerne la Fauna tre sono gli animali che caratterizzano con la loro presenza il Parco d’Abruzzo : l’Orso Marsicano, il Camoscio d’Abruzzo ed il Lupo dell’Appennino.
Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Il Parco Nazionale Gran Sasso – Laga è uno dei più grandi d’Italia e si estende per circa 160.000 ettari su 44 Comuni compresi nelle Provincie di L’Aquila, Teramo, Pescara, Ascoli Piceno e Rieti. Al suo interno troviamo tre Gruppi Montuosi : la Catena del Gran Sasso d’Italia, il Massiccio della Laga e i Monti Gemelli. Questi ultimi sono cartterizzati dal Corno Grande che con i suoi 2.912 metri è la vetta più alta dell’Appennino. Sul Corno Grande è presente il Calderone, il Ghiacciaio permanente più a Sud d’Europa. La natura calcarea delle rocce favorisce la presenza di fenomeni carsici come Grotte e forme scavate ben visibili a Campo Imperatore, il più vasto Altopiano dell’Appennino situato ad un altitudine di1.600 metri.
All’interno dei Monti della Laga si trova il Lago di Campotosto, il bacino più grande della Regione. Tutto il Parco è cartterizzato da Borghi Medioevali e Fortificazioni di notevole suggestione. Tra i tanti ricordiamo l’affascinante Borgo di Pietracamela e la Rocca di Calascio che ha nel suo Castello uno dei simboli dell’Abruzzo Medievale. Il Parco del Gran Sasso si caratterizza per la grande estensione dei pascoli. I Monti della Laga sono in buona parte ricoperti da Foreste di Faggi, Abeti e Castagni.
Nel Parco troviamo oltre 2.000 specie di piante. La Fauna è rappresentata da specie rare come il Lupo dell’Appennino, il Gatto Selvatico e soprattutto il Camoscio d’Abruzzo. Tra gli uccelli rapaci ricordiamo il Falco Pellegrino, il Falco Lamario e l’Aquila Reale.
Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Majella, istituito nel 1992, si estende per circa 75.000 ettari nelle Provincie di Pescara, Chieti e L’Aquila interessando 39 Comuni.
La Majella con la sua conformazione imponente ed impenetrabile ha sempre difeso, come una Madre, il Territorio Abruzzese dagli attacchi esterni dell’uomo ed è per questo che nella Coscienza Abruzzese ha sempre rappresentato un Luogo inviolabile avvolgendo le sue vette di Leggende e di Miti.
A questi Miti è legata sicuramente l’origine del suo nome che ancora oggi non ha trovato una definitiva spiegazione : da molti viene associato al culto della Dea Maia che potrebbe spiegare l’appellativo di Madre che le viene attribuito.
Montagna Sacra sia per i pagani che per i cristiani i quali vi eressero numerose Abbazie ed Eremi. Tra le Abbazie ricordiamo quella di San Liberatore a Majella (Serramonocesca) e gli Eremi di Sant’Onofrio e Santo Spirito dove soggiornò a lungo l’eremita Pietro da Morrone, divenuto poi Papa con il nome di Celestino V.
La Majella conta 61 vette. La principale è il Monte Amaro che con i suoi 2.795 metri è la seconda vetta dell’Appennino. Il fascino della Majella si fonda sulla sua Natura selvaggia, su i suoi Valloni, veri e propri Canyon, e su i suoi Altipiani. Montagna di natura carsica, la Majella presenta numerosi anfiteatri morenici e Grotte. Tra le più suggestive ricordiamo la Grotta del Cavallone.
Per quanto riguarda la Flora, la Majella presenta un patrimonio di biodiversità vegetale unico in Italia con oltre 1.800 specie tra piante e fiori.
Parco Regionale del Sirente – Velino
Istituito dalla Regione Abruzzo nel 1989, si estende per circa 60.000 ettari arrivando a confinare ad Ovest fino con la Regione Lazio. Al suo interno presenta il Monte Velino, che con i suoi 2.468 metri è la terza vetta dell’Appennino, ed il Massiccio del Sirente, costituito da un’unica dorsale rettilinea lunga circa 15 Km e culminante con la vetta omonima. Il Velino ed il Sirente sono separati tra loro dalla faglia che delimita l’Altopiano delle Rocche. Nel Parco del Sirente – Velino è molto evidente il fenomeno carsico, che tra l’altro, ha dato origine alle Grotte di Stiffe nel Comune di San Demetrio nè Vestini. Le Grotte di Stiffe sono percorse da un fiume sotterraneo alimentato dalle acque degli inghiottitoi dell’Altopiano delle Rocche. All’interno delle Grotte si possono ammirare piccoli laghi e cascate alte anche 20 metri.
La Flora del Parco è molto ricca, in particolar modo di fiori, tra i quali soprattutto fioriture di specie diverse di Genziane e sull’Altopiano delle Rocche in primavera estesi prati con fioriture di Narcisi, che sono oggetto di una suggestiva Sagra a Rocca di Mezzo.
Il Parco offre anche spunti di interesse storico ed artistico come gli scavi archeologici di Alba Fucens localizzati nel territorio di Massa d’Albe, il Castello di Celano ed il Castello di Ocre, nonchè numerosi paesi ricchi di testimonianze storiche come Fontecchio, Secinaro ed Gagliano Aterno.